domenica 16 ottobre 2016

Calendula Arvensis


CALENDULA ARVENSIS: portentosa!

Ha proprietà antinfiammatorie, disinfettanti, cicatrizzanti e allevia i dolori mestruali. 

In cosmesi la calendula viene usata come decongestionante, idratante e come ottimo astringente. 

Il nome calendula deriva dal latino calendae, cioè "primo giorno del mese", a indicare che fiorisce per tutto l'anno, dalla primavera all’autunno inoltrato, persino in inverno se il clima è mite. Altra ipotesi è che si chiami così poiché segna il ritmo del giorno aprendosi al mattino e chiudendosi al tramonto. La tradizione contadina vuole che, se al mattino i fiori rimangono chiusi probabilmente pioverà. Per questo motivo, nei testi medievali era indicata col nome di Solis sponsa, ossia "sposa del sole", anche perché, come il girasole, segue il movimento del sole nelle varie ore del giorno. La calendula è nota anche col nome popolare di "oro di Maria", forse per la proprietà del suo infuso di alleviare i dolori periodici femminili, evidenziandone così il legame con il femminile: il suo seme uncinato ricorda una falce di luna.

La Calendula arvensis ha proprietà molto simili alla Calendula officinalis. Appartenente alla famiglia delle Compositae.

Pianta erbacea biennale è originaria dell’area mediterranea, ma cresce anche nell’Asia minore, nell’Africa settentrionale e in parte dell’Europa continentale.

E’ facile trovarla nei terreni abbandonati, sempre in posizioni ben soleggiate. 

Nell’orto : La pianta può essere anche utilizzata come antiparassitario biologico da utilizzarsi nel preservare ad esempio le coltivazioni di fragola e di patate. Viene seminata qua e là per attirare gli insetti utili ed allontanare quelli nocivi. Spesso viene posta accanto ai pomodori (con la borragine ed il basilico) per aumentarne la produzione. E’ utilizzabile come concime ecologico in quanto, avendo radici profonde, frammenta le zolle di terra permettendo una ventilazione del terreno: assorbendo in profondità le sostanze nutritive, una terminato il suo ciclo vitale, diventa essa stessa concime. 

Tutte le parti della pianta vengono utilizzate per diverse preparazioni ed utilizzi, essendo ricca di oli essenziali (maggiormente contenuti nelle foglie e nei fiori); carotenoidi, in particolare il Beta-carotene, che conferisce il caratteristico colore aranciato ai fiori. 

Le foglie di calendula, quando sono ancora tenere, possono essere consumate come le comuni insalate, altrimenti diventano un ottimo ingrediente da aggiungere alle zuppe; i boccioli possono usati come sottaceti e possono sostituire i capperi; i petali essiccati sono usati per aromatizzare l'aceto o trasformati in deliziosi canditi. Il decotto dei fiori e delle foglie aiuta nei casi di influenza, tosse e raffreddore. L'infuso per i dolori mestruali, febbre, ulcere ed irritazioni cutanee. Il succo ed i fiori di calendula possono essere applicati direttamente sulla pelle nel caso si piccole ferite, ulcere, piaghe o nel caso si sia affetti dal fuoco di Sant'Antonio. Il vino di calendula si può usare per le nevralgie ed i risciacqui per il mal di denti.

L'infuso o l'olio essenziale passato sulla pelle combatte i punti neri e l'acne, tonifica la pelle, aiuta nel caso di ustioni e bruciature da sole, punture di insetti e cicatrizzante in caso di ferite.

L'infuso o il decotto di fiori di calendula aggiunto all'acqua del bagno ha un'azione decongestionante ed idratante per le pelli arrossate, screpolate e disidratate. Le mani screpolate possono essere immerse per una decina di minuti in un decotto di fiori e foglie di calendula. Ha inoltre delle ottime qualità astringenti per cui è usata nei detergenti e nei tonici per la pelle.

Le foglie di calendula possono essere consumate come le comuni insalate; i boccioli possono usati come sottaceti e possono sostituire i capperi; i petali essiccati sono usati per aromatizzare l'aceto o trasformati in deliziosi canditi.

Infuso di Calendula
L'infuso di calendula si prepara mettendo 2 cucchiaini di fiori di calendula, essiccati all'ombra, in una tazza di acqua bollente. Coprire la tazza e filtrare dopo 10 minuti di infusione. 

Questo infuso aiuta a regolarizzare le mestruazioni e a lenire le infiammazioni del tratto digerente, del cavo orale e della gola. Per uso esterno può essere utilizzato su piccole ustioni (anche quelle causate dal sole), eruzioni cutanee o piccole ferite.


Tintura di Calendula

La tintura di calendula si prepara mettendo a bagno, per 10 giorni, 20g di fiori di calendula in 100ml di alcol al 60%. Poi si filtra schiacciando bene i fiori (si può utilizzare uno schiacciapatate).

Aceto aromatizzato alla calendula
* 100 gr di fiori di calendula * 1 litro di aceto di vino bianco
Mettete 100 grammi di fiori in una bottiglia (meglio se con tappo apri-chiudi, di quelli con guarnizione a chiusura ermetica) e ricopriteli di aceto
Una volta chiusa la bottiglia la bottiglia ponetela al sole per circa dieci giorni in modo che l'aceto assorba l'aroma dei fiori.
Dopo di che riponete la bottiglia in luogo asciutto e buio. 
Potrete utilizzare questo aceto per condire le vostre insalatine (meglio se di campo!), preparare profumare salse, verdure cotte, legumi.


Vino aromatizzato alla calendula
un litro di vino rosso, 25 grammi di foglie e fiori di calendula essiccati e 15 grammi di miele, scaldare il tutto a bagnomaria per 20 minuti e lasciar riposare fino al completo raffreddamento. Dopodiché filtrare e imbottigliare.

Miele alla Calendula 
Una buona preparazione per stimolare il sistema immunitario( da fare, eventualmente, anche aggiungendo delle bacche di rosa canina pulite e tagliuzzate). Prendiamo 6 cucchiai grandi di fiori freschi, circa 200-250 ml. di miele filtrato portato alla temperatura di 40 °C (non bisogna superare questa temperatura per non alterare le proprietà dei fiori e del miele). Versiamo il miele sui fiori e mescoliamo il tutto in un vaso di vetro, meglio se a chiusura ermetica, che andrà riposto in un luogo riparato dalla luce, lasciandocelo per 3-4 settimane. Poi si filtra tutto con un setaccio ed si conserva per tutto l’inverno.

All’occorrenza possiamo utilizzare questo miele per la pelle del viso e delle mani screpolata dal freddo, mescolandolo in parti uguali con olio vegetale (oliva, mandorle, riso). 

Pasta ai fiori di calendula
* 200 gr di pasta corta (grano duro, mais o farro) * Mezza tazza di ricotta (di mucca o di soia) * Una manciata di mandorle sgusciate * un mazzetto di barba di finocchio coltivato
* una tazza di fiori di calendula *olio evo *sale qb
Mentre cuocete la pasta in acqua salata, miscelate in una terrina la ricotta con un po’ della sua acqua di cottura, un filo d’olio, la barba di finocchio (precedentemente passata al frullatore con le mandorle e la metà dei fiori di calendula, un pizzico di sale, fino a formare un pesto cremoso) . Scolate la pasta e mescolatela alla ricotta . Guarnite con i fiorellini .


Panini ai fiori di calendula
* 1 kg di farina (farine miste integrali a piacere) * 6 gr. lievito di birra * 4 cucchiai di fiori di calendula * 3 o 4 cucchiai di semi di sesamo e e papavero, una manciata di gherigli di noci e semi di girasole sbucciati e triturati, * 2 cucchiaini di sale fino * 1 cucchiaino di zucchero di canna integrale * olio d'oliva *acqua
Iniziare la lavorazione la sera prima.
Mettere la farina in una capiente insalatiera. Sciogliere il lievito in acqua tiepida aggiungendo lo zucchero. Scioglierlo ed iniziare ad impastare. Aggiungere altra acqua tiepida (più o meno 500 ml) e il sale alla farina e impastare fino a ad ottenere una pasta liscia ed elastica. Coprire l'impasto con un canovaccio e lasciare lievitare tutta la notte. La mattina seguente aggiungere alla pasta i fiori di calendula e la metà dei semi e dei gherigli di noci. Impastare per distribuire bene gli ingredienti aggiunti, poi formare con l’impasto dei piccoli panini. Sistemare i panini nella teglia calcolando che la lievitazione raddoppierà il loro volume, quindi distanziandoli opportunamente tra loro. Lasciare lievitare per circa un’ora. Prima di infornare spennellare i panini con dell'olio d'oliva preparato versandone un po' in una tazza insieme a rimanenti semi di sesamo, papavero, girasole e gherigli di noce sbriciolati. Infornare nel forno freddo e impostare la temperatura a 200 gradi. Una volta raggiunta la temperatura calcolate circa 40 minuti di cottura. 

Oleolito alla calendula
Raccogliete 100 gr di fiori di Calendula e porli in un vaso di vetro a chiusura ermetica con 1/2 litro di olio extravergine di oliva (oppure olio di mandorle dolci o di riso), coprite i fiori con l’olio e chiudete il barattolo. Tenete il barattolo in un luogo caldo per 30 -40 giorni e agitandolo almeno una volta al giorno. Quindi filtrate l’olio passandolo attraverso una garza o un panno pulito, ma che non abbia odore di sapone, spremete il residuo strizzando forte. Conservate l’oleolito in una bottiglia di vetro scuro, in un luogo fresco e al buio. Si può usare per la sua azione cicatrizzante e antinfiammatoria, come olio per la pulizia del viso per le pelli sensibili e tendenti alle screpolature, oppure per le dermatiti da pannolino dei bebè. 

Crema alla calendula

Possiamo realizzare una crema per pelli sensibili con 3 cucchiai di oleolito di Calendula, 1 pezzetto di cera d’api (un cucchiaino da caffè) , 1 cucchiaio di acqua di rose, 5-6 gocce di olio essenziale di lavanda o malva. Sciogliere la cera in un pentolino a bagnomaria, aggiungere l’olio. Togliere dal fuoco quando si è ben sciolto e far raffreddare mescolando di continuo. Quando il composto sarà tiepido e comincerà ad addensarsi, unire con un contagocce, una goccia alla volta, l’acqua di rose e, sempre mescolando velocemente, unire gli oli essenziali. Anche in questoo caso si consiglia di conservare la crema in un vasetto a chiusura ermetica. Si conserverà per un paio di mesi a temperatura ambiente e per 4-5 mesi in frigorifero.


Pomata alla calendula
Per scottature e screpolature o per pelli molto secche: 20 gr di olio di oliva (o di semi di girasole biologico), 10 gr di cera d’api, 20 gr di olio di riso, 5 gr di miele, una bella manciata di fiori freschi di Calendula. Sciogliere la cera in un pentolino a fiamma molto bassa, aggiungere prima gli oli, mescolando bene, poi il miele, quindi unire i fiori. Il composto andrà lasciato scaldare senza portarlo ad ebollizione e mescolando per circa 30 minuti. Quando i fiori di Calendula saranno completamente disfatti e la miscela avrà assunto un colore giallo-arancio, potrete togliere dal fuoco e versare in un barattolo sterile, a chiusura ermetica, avendo cura di strizzare i fiori pigiando nel colino per farne uscire tutto l’olio. Conservare preferibilmente in frigorifero per aumentarne la durata e l’efficacia sulle scottature.

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