giovedì 8 dicembre 2016

Rosa canina – come conservare le sue proprietà: preparazioni a freddo




Eccoci al secondo appuntamento con la rosa canina, abbiamo già visto le sue numerose proprietà e alcuni utilizzi (http://erbaccedintorni.blogspot.it/2016/10/rosa-canina-come-utilizzarla-per-salute.html). Sappiamo tutti che la rosa canina è ricchissima di vitamina C. Un etto dei suoi cinorrodi è equivalente, in contenuto di vitamina c,
 a circa 10 kg di arance, ma forse non tutti sanno che è anche un buon tonico per la pelle e per l’intero organismo:ottimo rimedio per affrontare periodi particolarmente faticosi e stressanti. Aiuta ad innalzare le difese immunitarie, è un ottimo cicatrizzante per la pelle in caso di piccole ferite,   con la sua azione diuretica stimola l’eliminazione delle tossine. Davvero tante virtù ed utilizzi: vediamo ora come poterla utilizzare e come poter conservare le sue proprietà.

Abbiamo già visto che la vitamina C è termolabile e si rischia di perdere tutte le sue proprietà superando una temperatura di 37-38 gradi, per cui quelle che vi proporrò ora sono tutte preparazioni a freddo, o che non superano questa temperatura.


Possiamo conservare le nostre bacche di rosa canina nell’aceto di mele, rigorosamente biologico: basterà aggiungere circa 60 bacche in un litro di aceto di mele, che; già naturalmente ricco di ferro, calcio e potassio; si arricchirà ulteriormente delle proprietà della nostra rosa canina divenendo un potente rimedio e ricostituente naturale. Dopo circa 15 giorni di macerazione, durante i quali avremo agitato regolarmente il contenitore, il nostro rimedio sarà pronto. Dovremo filtrarlo con un colino, all’interno del quale avremo posto una garza, pigiando bene i frutti per farne uscire tutto il succo. Potremo utilizzarlo nei nostri condimenti , utilizzarlo come tonico-detergente per il viso o assumerlo nella quantità di mezzo cucchiaino in un bicchiere di acqua tiepida uno o due volte al giorno per purificare e rafforzare il nostro organismo. Io ho aggiunto anche qualche bacca e foglia di corbezzolo: delizioso sulle mie insalatine di campo!



Un altro buon metodo di utilizzo e conservazione è quello nel miele:
Tagliare a metà le bacche, svuotarle e ripulirle bene dalla peluria interna (con i semi e la peluria si potrà realizzare un macerato per la difesa naturale delle piante da giardino e da orto. In ogni caso non buttateli, ridistribuiteli in natura!), sciacquate velocemente in acqua corrente – mi raccomando, non lasciateli in ammollo, la vitamina c è idrosolubile – asciugate tamponando delicatamente con un panno pulito e perfettamente risciacquato, che non abbia odore di detersivo. Una volta asciugate le immergeremo immediatamente nel miele, mescolando attentamente.

A volte questa operazione è difficoltosa, in quanto un buon miele tende spesso a cristallizzare. A me è successo, per questo ho immerso i vasetti in acqua tiepida, in questo modo: 



Una volta che il miele si è ammorbidito potremo rimescolare il tutto con facilità. 


Dopo una settimana noterete che il volume delle “bacche” si è sensibilmente ridotto e che sono raggrinzite, mentre il miele sarà diventato più fluido. Questo perché il miele avrà letteralmente assorbito i liquidi e le proprietà delle bacche.


Buonissima anche la tisana a freddo, che potremo preparare in questo modo:
In una caraffa o una bottiglia di vetro aggiungiamo 1,5 lt. di acqua, 25 bacche di rosa canina, un paio di stecche di cannella, anice stellato, qualche bacca e foglia di biancospino, alcuni petali di rosa coltivata (non trattata). Se amate il gusto dolce potete aggiungere della stevia fresca o essiccata.



Lasciamo il tutto in infusione accanto ad una fonte di calore, senza però porla sul fuoco.

Potremo gustarla con comodo durante tutta la giornata e magari utilizzarne una piccola parte come tonico per la pelle: puliti e belli dentro e fuori!

Se poi vogliamo dedicarci una bella coccola, con una maschera di bellezza rinfrescante e tonificante eccovi un piccolo trucco: mescoliamo la polpa di 5 bacche di rosa canina con due cucchiai di polpa di aloe, schiacciamo bene tutto e mescoliamo per ricavarne un composto omogeneo, spalmiamo sul viso e lasciamolo per almeno un quarto d’ora. In caso di pelle secca e screpolata aggiungere qualche goccia di olio extravergine d’oliva. Trascorsi 15 minuti sciacqueremo con acqua tiepida e asciugheremo delicatamente: va bene per il viso e le mani, ma, aumentando le dosi, anche per tutto il corpo.

3 commenti:

  1. Buongiorno, grazie per queste fantastiche ricette che proverò quanto prima! (Aspetto novembre e le prime gelate...) Ho una domanda: ho un'estrattore di succo e ogni inverno gusto la spremuta fresca dei cinorrodi : non li pulisco neanche, li immergo nell'estrattore che li spreme e divide il succo dalla fibra (peli, buccia e semi vengono scartati e li restituisco alla natura sotto forma di compost). Cosa posso fare con tale succo per conservarlo a freddo? Posso mischiarlo nel miele come la ricetta da voi suggerita? E chiedo anche: è possibile praticare la lattofrementazione dei cinorrodi interi? Grazie!!

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  2. Buongiorno, puoi mescolare il succo al miele, oppure incidere i cinorrodi ed immergeli nel miele.
    Puoi anche avviare la fermentazione, secondo me aiuti il processo incidendo leggermente le bacche.

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  3. Buongiorno, grazie a te per l'apprezzamento. Puoi senz'altro fare Fervida, io l'ho preparato con aggiunta di foglie di piantaggine, per farne un rimedio in caso di tosse e raffreddore.
    Per quanto riguarda il succo estratto credo invece che sia meglio consumarlo fresco.

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